“Prima c’era la Gigia, ora c’è Penny - Mezzo secolo di viaggi d’ogni tipo... e anche altri racconti”; Giorgio Càeran – ‘Youcanprint’ – aprile 2025 – 576 pagine – formato cm 17 x 24 con le alette larghe 9 cm. È il mio 7° e ultimo libro (“ultimo” nel vero senso della parola, perché poi non ne farò altri), ed è il mio migliore in assoluto. Insomma, è quello cui ci tengo di più e che addirittura sceglierei come mio unico, a discapito di tutti gli altri che ho pubblicato. Per dare la giusta idea, lo considero come se avessi fatto solo questo libro e nessun altro. &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&& &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

venerdì 12 dicembre 2025

Dopo 45 anni… la Gigia è risorta

Al ritorno dal Nepal, in un’officina Piaggio di Rovellasca nel 1980 ho abbandonato la mia Vespa 200 Rally (alias ‘Gigia’) quando chiunque altro al mio posto l’avrebbe vezzeggiata e curata come un cimelio. Ma io sono disinteressato all’attaccamento delle cose, al senso del possesso: sono fatto così e non mi pongo il quesito se ciò sia un bene o un male perché non m’importa.

Comunque, nel marzo del 2021 un mio vecchio amico cermenatese mi avvisa che a Rovellasca si stanno facendo dei lavori di ristrutturazione in uno stabile e perciò c’è da liberare un seminterrato. Cosicché tra le innumerevoli cose accantonate spunta una Vespa non messa bene. È senza targa. Lui, venuto a saperlo, è subito andato a vedere lo scooter e… l’ha riconosciuto. Scopre che la Vespa è stata abbandonata lì da tanti anni e che era passata nella totale dimenticanza, anche perché era nascosta da diversa mobilia invadente. Due giorni dopo vado sul posto e, sì… è proprio la mia Gigiasporca e con la carrozzeria messa malissimo. All’inizio c’è un po’ di emozione, che però dura poco perché mi chiedo: E adesso che ci faccio? Non m’interessa. Sto quasi per dire di farne ciò che vogliono, quando all’improvviso penso a una persona cui possa interessare questa cosa antica: ossia Fabio Cofferati, che ama cercare mezzi vecchi da mettere poi in funzione con tanta passione e una buona capacità meccanica. Gli telefono e Fabio acconsente con entusiasmo. Ottimo. E così viene a Milano e assieme ci rechiamo a Rovellasca con un suo furgone per caricare la Gigia affinché si porti a Salsomaggiore Terme.

Adesso, tralasciando tutte le procedure di passaggio di proprietà, resta che a Fabio è spettato il compito di completare il miracolo e ci è voluta pazienza, tanta fatica, determinazione, competenza e non avere fretta. So che la Gigia ha un grande valore sul mercato, per la sua storia, per ciò che rappresenta, tuttavia è un argomento che non mi ha mai coinvolto: non volevo sbattermi, anche perché non avrei saputo dove tenerla. 

Quattro anni e mezzo dopo, il 9 dicembre 2025, sono stato l’ospite d’onore a Crema (nella città dove nacque Giorgio Bettinelli), e alla fine di quella deliziosa serata Fabio Cofferati mi ha fatto due grossissime sorprese, del tutto inaspettate: sarebbe dovuto arrivare Gianni Paolini che, però, poco dopo aver lasciato Firenze nel tragitto per andare a Crema gli scoppia una gomma della sua macchina… e quindi niente da fare. Ci siamo comunque sentiti con una video telefonata ed è stato stupendo dialogare tra noi dopo tanto tempo. Ma c’è stata un’altra sorpresa che ha davvero dell’incredibile: Fabio ha portato la mia Gigia, rimessa completamente a nuovo. È una cosa fantastica, una notizia memorabile. Ecco il link del video:

https://www.youtube.com/shorts/LyoRMkxKPG0

 

 

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